top of page
Cerca

Farmaci o psicoterapia? Comprendere una dicotomia solo apparente


ree

Quando si parla di salute mentale, una delle domande più frequenti è:“Meglio i farmaci o la psicoterapia?”. Spesso le persone si dividono tra chi è assolutamente contrario agli psicofarmaci, in quanto li ritiene pericolosi, e chi invece li considera più utili della psicoterapia, con l’idea che solo un approccio “medico” basato sulle medicine possa permettere di risolvere un problema di salute mentale. La risposta, in realtà, non è così semplice, e in questo articolo cercheremo di mostrare come, aldilà di stereotipi e falsi miti, entrambe le strade hanno un ruolo importante e spesso complementare nel percorso di cura.

Innanzitutto, come funzionano gli psicofarmaci?

I farmaci psicotropi possono essere somministrati esclusivamente dai medici (di cui lo specialista è lo psichiatra o il neurologo), e agiscono sul cervello, regolando l’attività di neurotrasmettitori come serotonina, dopamina o noradrenalina. In questo modo possono:

  • ridurre sintomi come ansia, depressione, insonnia o agitazione;

  • stabilizzare l’umore;

  • rendere più tollerabile la sofferenza psicologica.

È importante ricordare che i farmaci non cambiano la personalità, ma agiscono sui sintomi, creando le condizioni per vivere meglio e, talvolta, per poter affrontare un percorso terapeutico con maggiore lucidità. Inoltre, al contrario di ciò che gli stereotipi suggeriscono, gran parte degli psicofarmaci (per es. gli antidepressivi), non crea dipendenza. In generale, comunque, i problemi con l’assunzione di questa tipologia di farmaci insorgono quando si smette di seguire le indicazioni mediche e si inizia ad utilizzarli in “autogestione”.

E la psicoterapia?

La psicoterapia, che può essere attuata da psicologi o medici con la specializzazione da psicoterapeuti, lavora, tramite tecniche e strategie specifiche, sulle emozioni, sui pensieri e sui comportamenti, aiutando la persona a:

  • comprendere le proprie difficoltà;

  • sviluppare strategie per gestire i sintomi;

  • modificare schemi di pensiero rigidi o disfunzionali;

  • migliorare le relazioni interpersonali;

  • rafforzare l’autostima e le risorse personali.

La psicoterapia, quindi, mira a produrre cambiamenti duraturi, perché lavora sulle radici del problema e non solo sulle sue manifestazioni sintomatologiche.

Esistono vari approcci psicoterapeutici, che si basano su concetti e modalità di lavoro diversi, ognuno dei quali può essere più efficace per determinate problematiche piuttosto che per altre. Per esempio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2022) riconosce la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT), come trattamento di prima scelta per molti disturbi d’ansia e depressivi.

 

Una falsa contrapposizione

Spesso, dunque, farmaci e psicoterapia vengono visti come due strade alternative. In realtà, nella maggior parte dei casi, possono essere considerate come due risorse che si completano. In effetti nei disturbi lievi o nelle situazioni di disagio meno complesse, la psicoterapia o i farmaci da soli possono essere sufficienti. Tuttavia, quando vi è una condizione di disagio da moderata a grave, e che magari è radicata da tempo nella vita della persona, la combinazione di farmaci e psicoterapia risulta spesso la strategia più efficace. Molti studi scientifici ormai confermano questa affermazione. Per esempio nella depressione diversi studi (Cuijpers et al., 2015 e 2020;) evidenziano che la combinazione di farmaci antidepressivi e psicoterapia produce risultati migliori rispetto a ciascun trattamento da solo, soprattutto nei casi di depressione moderata e grave.

E’ sempre più evidente, quindi, che la dicotomia tra farmaci e psicoterapia è un’illusione. Entrambi gli approcci hanno valore e, se usati insieme in modo integrato, possono aumentare le possibilità di guarigione e di benessere a lungo termine.

E’ chiaro tuttavia che non esiste una ricetta valida per tutti: la scelta tra farmaci, psicoterapia o entrambi dipende da molti fattori, come il tipo di disturbo, l’intensità dei sintomi, la storia personale e clinica del paziente, così come le sue preferenze, e molti altri elementi.

In definitiva, la scelta tra farmaci e psicoterapia non deve essere vista come un’opposizione, ma come una valutazione attenta delle proprie esigenze e risorse. Ricordiamo che il percorso verso il benessere mentale è spesso complesso e può richiedere tempo, pazienza e il supporto di professionisti qualificati. Non abbiate paura di chiedere aiuto e di esplorare le diverse opzioni disponibili. La combinazione giusta di farmaci e psicoterapia, unita alla vostra forza interiore, può aprire la strada a una vita più serena, appagante e ricca di significato!

 
 
 

Commenti


Studio La Fenice

Via Alessandro Manzoni 11 - 21013 Gallarate (VA)

Dott. F. Massa - P.iva 03682840123

Dott.ssa M. Saporito - P.iva 09609530960

Dott. A. Maugeri - P.iva 09400660966

M: info@studiolafenice.it

Orari studio:

dal lunedì al sabato

dalle ore 09:00 alle ore 19:00.

Domenica chiuso.

studio bios.jpg

© 2021 by Studio La Fenice

bottom of page